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integrazione

  • il modello di lavoro di gruppo con donne migranti e native e migranti

    remedios varo personajePersonaje.Remedios Varo.
    Maria de los Remedios Varo Uranga Alicia Rodriga, più conosciuta come Remedios Varo, è stata una pittrice surrealista, nata in Spagna ad Anglès, Gerona, il 16 dicembre del 1908 e morta in Città del Messico, 8 ottobre del 1963.

    Dal 1993 Cecilia Edelstein ha svolto percorsi di gruppo con donne native e straniere. Videoregistrando gli incontri e analizzando sia il percorso sia le conversazioni, ha sviluppato un modello che risponde ai bisogni delle donne migranti nella fase di inserimento e adattamento, ma anche a quelli di integrazione fra native e migranti.

    Il percorso con sole donne immigrate rappresenta uno spazio di incontro e scambio tra donne di culture diverse, che hanno in comune l'esperienza del processo migratorio; questo spazio si è rivelato non solo un intervento di prevenzione, ma anche di cambiamento. Il vissuto della migrazione, spesso sofferto, cambia, si creano narrazioni diverse che lasciano spazio ad emozioni positive; nasce un altro presente che offre nuovi orizzonti.

    Attraverso questi incontri si creano legami che in seguito continuano a vivere in modo autonomo sia in occasioni informali (cene, feste) sia in momenti più strutturati e formali (associazioni, gruppi di lavoro, spettacoli).

    Questi gruppi rappresentano anche un'opportunità preziosa per imparare l'italiano. Non configurati come percorsi di apprendimento della lingua, dopo 6 – 8 incontri, grazie alla conversazione in italiano – unica lingua in comune –, le donne escono con una conoscenza maggiore e con la possibilità di esprimersi.

    METODOLOGIA

    Questa ricerca si configura come una ricerca-azione: non aveva l'obiettivo di costruire un modello di lavoro di gruppo, ma è nato dalle esperienze vissute, dall'analisi delle conversazioni, dall'osservazione dei processi, dalla presa di coscienza degli esiti e dai feedback delle donne.

    BIBLIOGRAFIA

    Edelstein, C. (2000),"Il pozzo: uno spazio di incontri" in Connessioni , 6, pp.71 - 86.

    In un secondo momento si è avviato un gruppo di ricerca per provare ad applicare il modello con uomini immigrati e con nativi e migranti. Tentativi numerosi e svariati che non sono sfociati in nessuna esperienza.
    La ricerca ha dato lo spazio a diverse ipotesi e conclusioni, avanzate nell'articolo pubblicato nel 2003:
    Edelstein, C. et al. (2003). "Il modello di lavoro di gruppo con donne migranti - Una rivisitazione al maschile" in m@gm@ - Rivista Elettronica di Scienze Umane e Sociali. Vol. 1 n° 2, (con Galvez Sanchez, F. e Pavioni, L.)

  • verso una bergamo multietnica? vissuti a confronto: nativi e migranti

    Verso una Bergamo multietnica è una rete di associazioni e gruppi che dal 2004 al 2010 ha organizzato incontri pubblici in cui uomini e donne, nativi e migranti, raccontavano vissuti e riportavano emozioni, nella convinzione che l’integrazione avviene attraverso lo scambio, l’ascolto e la conoscenza reciproca. La ricerca ha coinvolto nell’intero ciclo circa 300 persone.

    L'integrazione implica un processo reciproco di cambiamento che intreccia vecchi e nuovi valori, abitudini, regole, norme e linguaggi. Emerge qualcosa di inedito che non appartiene né alla cultura di origine, né a quella di accoglienza: un misto nuovo e unico. In un vero e proprio processo di integrazione il mutamento coinvolge la società di accoglienza: il processo è interattivo e reciproco e avviene nell'incontro fra nativo e migrante.

    Una società con una popolazione immigrata integrata non è più la stessa. In Italia non siamo ancora giunti a questa fase (Edelstein, 2004).

    Alcuni studiosi sono contrari al concetto di integrazione perché, secondo loro, viene confuso con quello di assimilazione. Quando l'integrazione viene percepita come un processo lineare di cambiamento soltanto da parte dell'immigrato, la visione è assimilazionista. In Italia, il concetto di integrazione ha acquisito un'accezione generalmente positiva, malgrado venga usato spesso in modo improprio.

    Per iniziare a lavorare sul tema dell'integrazione, abbiamo avviato una ricerca-azione basata sulle premesse sopra riportate: il cambiamento e il processo di integrazione si sviluppano soprattutto attraverso l'incontro, lo scambio, l'ascolto e la conoscenza reciproca.

    Costituendo una rete sul territorio di associazioni ed enti che si occupano del tema dell'immigrazione, abbiamo lavorato sul territorio con la visione di un sistema le cui componenti possono essere variamente connesse fra di loro per formare una struttura autopoietica. La rete è un insieme di relazioni che connettono più nodi, in cui l'aumentare di complessità comporta nodi sempre più piccoli e relazioni sempre più numerose. Questa rete, presa come sistema, dimostra di avere un comportamento affine a quello di un essere vivente in un contesto: sviluppo, adattamento, riproduzione.

    La rete, denominata "Verso una Bergamo Multietnica?" , è stata costituita fino al 2008 da:

    • Associazione Shinui - Centro di Consulenza sulla Relazione
    • Associazione Eritrei Bergamo,
    • Centro Culturale Pegasos ,
    • Convenzione delle Donne,
    • Cooperativa Interculturando,
    • Donne Internazionali Bergamo,
    • Enaip Lombardia - Centro Servizi Formativi di Bergamo
    • Fondazione Serughetti - Centro Studi e Documentazione La Porta.

    Coordinatrice dell'intero progetto, della rete e della ricerca azione è stata la dott.ssa Cecilia Edelstein, presidente dell'associazione Shinui.

    METODOLOGIA

    Abbiamo avviato una serie di incontri pubblici gestiti in piccoli gruppi distinti per genere e condotti da esperti che seguono l'approccio narrativo. In questi incontri si è parlato della percezione reciproca che hanno i migranti dei nativi e viceversa, dei vissuti quotidiani, di pregiudizi, di emozioni. Lo abbiamo intitolato: "Verso una Bergamo multietnica? Vissuti a confronto: nativi e migranti, uomini e donne".

    L'intenzione è stata quella di intrecciare questi incontri con altri eventi culturali in modo da offrire sul territorio attività che possano avviare processi di integrazione. Sulla base delle premesse sopra riportate sul tema dell’integrazione, i contenuti emersi all'interno dei gruppi venivano analizzati, si formulavano ipotesi che, a loro volta, producevano informazione. Di volta in volta si decideva come proseguire: è questo il processo di una ricerca-azione. I laboratori seguivano il metodo narrativo, si ispiravano al Modello di lavoro di gruppo sviluppato da Edelstein nella rispettiva ricerca azione sopra descritta e i gruppi venivano condotti da esperti. I contenuti, verbalizzati quanto più dettagliatamente, rispettavano le norme della privacy. Dopo i primi 5 incontri della prima fase, ci siamo fermati per svolgere l'analisi della conversazione con l'obiettivo di:

    • capire cosa emerge nei gruppi;
    • valutare l'efficacia degli interventi e del modello finora proposto sulla base delle nostre premesse sul tema dell’integrazione.

    Nella Comunità San Lazzaro, su richiesta degli ospiti latinoamericani, a partire dal 13 di aprile 2008 (quarto incontro), abbiamo trasformato la struttura dei gruppi rendendoli misti (uomini e donne insieme).

    CONTENUTI

    - 2 ottobre 2004
    "La percezione reciproca del migrante e del nativo".
    Relazione introduttiva e resoconto del lavoro dei laboratori dell'incontro: perché pensiamo possa costituire un utile strumento di conoscenza e riflessione?

    - 19 febbraio 2005
    "La paura nell'incontro con la diversità".

    - Spettacolo Teatrale 05 giugno 2005
    SCIROCCO: Ballata di viaggio.
    Una produzione ScarlattineTeatro e Quartet Project - da un'idea di Michele Losi.

    - 3 dicembre 2005
    "Il lavorare".

    - 18 marzo 2006
    " I legami, le relazioni, la socialità".

    - 13 maggio 2006
    "La casa".

    - 31 marzo 2007
    Incontro sul tema dell'"abitare", per raccontare storie di legami, di persone, di case.

    Nell'autunno del 2007 la rete ha iniziato ad organizzare incontri fra nativi e migranti con singole realtà sul territorio.

    Il Centro San Lazzaro di Bergamo, che accoglie la comunità latinoamericana è stato disposto ad ospitarci. Sono stati svolti 5 incontri fra la fine del 2007 e l'inizio del 2008 nella giornata di domenica.

    Sono stati condotti con grande successo e risultati molto soddisfacenti incontri laboratoriali e di gruppo con mamme native e straniere della Scuola dell'Infanzia di Monterosso (Bergamo) sui seguenti temi: la maternità, l'educazione dei figli, i rapporti con la scuola.

    COSTI

    La partecipazione alle iniziative della Rete è stata sempre gratuita. Dal 2004 al 2008 il lavoro dei membri della rete è stato offerto come volontariato. Eventuali costi venivano sostenuti dalle singole realtà (associazioni ed enti). Dal 2008 al 2010, con l'avvio della ricerca azione da parte dell'associazione Shinui presso la Comunità San Lazzaro, il progetto ha ottenuto un finanziamento privato sostenuto dal dott. Giorgio Bodo.

    BIBLIOGRAFIA

    Edelstein, C. (2004).Il counseling interculturale - un'introduzione . Il Counselor, 1 , 13 - 19.

    Edelstein, C. (2006). L'integrazione: un approccio dal basso. M@gm@ - Rivista Elettronica di Scienze Umane e Sociali - Osservatorio di Processi Comunicativi, 4(2).